La giornalista Chiara Del Pupo, di Canale 14 Marche VIDEOTOLENTINO, intervista Sergio Giorgetti, Responsabile dell'Hospice di San Severino Marche e il coordinatore del Gruppo Volontari Ayres Marques Pinto che illustrano le nuove attività dell'istituzione di cure palliative Settempedana.
La Fondazione L'Anello della Vita Onlus sostiene tutti i progetti del gruppo di volontari!
Le iniziative per 2017 sono:
Formazione permanente
Ora del Thè
Cinema sotto le Stelle
RicreArte - laboratorio settimanale di lavori manuali di gruppo
English for Hospice - Inglese strumentale in Hospice
Paesi che vai… - mostre/proiezioni fotografiche e racconti di luoghi lontani e vicini
Foglie d'erbe - riconoscimento, raccolta ed utilizzo delle erbe spontanee
Terapia della Dignità
Foto Terapia Hospice (GRIFO - Gruppo di Ricerca sulla Foto Terapia)
A voce arda - letture di libri, riviste, giornali, in Italiano e in Settempedano
Una mano lava l'altra - piccoli servizi supplementari prestati all'hospice e alla Fondazione L'Anello della Vita
Canale 14 Marche Video Tolentino.
Special sull'inaugurazione della Sala
del Thè all'Hospice di San Severino Marche.
Servizio del giornalista
Daniele Pallotta.
Intervista ad Ayres Marques Pinto
L’ora del thè in hospice (Ayres Marques Pinto) Ci sono momenti nella nostra vita in cui ogni cosa assume un significato più profondo. È come se ogni gesto diventasse metafora, come se ogni parola, anche quella taciuta, fosse una rivelazione! Il periodo vissuto in hospice rappresenta uno di questi momenti della nostra vita.
In hospice, la persona, insieme ai propri familiari e amici, viene
presa in cura da un’equipe multidisciplinare, formata non soltanto da
medici, infermieri, oss, ma anche psicologi, educatori e da un gruppo di
volontari adeguatamente formati; e questo permette che niente venga
lasciato totalmente al caso e nessun minuto venga sprecato! In
questo contesto, l’ora del thè, o del caffè, della tisana, o dei
biscotti, dei dolcetti, insomma , dei sapori e dei profumi, si trasforma
quasi in una sorta di rituale per la valorizzazione e la condivisione
delle cose semplici della vita. E allora, ciò che sarebbe altrimenti
soltanto un tempo sospeso, si converte in momento di ascolto, quel tipo
di ascolto che risuona nel cuore di ogni partecipante e che si fa
musica, musica d’insieme, quel genere di musica che invita a ballare il
nostro spirito. Dunque, la pausa del thè si inserisce perfettamente
nel programma generale del prendersi cura della persona, la persona
nella sua dimensione fisica, psicologica, e anche sociale e spirituale.
Ma oltretutto, l’ora del thè rappresenta un’opportunità preziosa di
crescita, specialmente per i volontari, che lo preparano, lo servono e
osservano. Perché quello è l’intervallo di vita quotidiana in cui si
pratica l’arte di entrare in sintonia con gli altri, il che richiede
però un esercizio tutt’altro che facile: cioè, quello di coltivare
l’armonia nel giardino interiore di se stessi. Per tutte queste ragioni ti facciamo questo invito: “Vieni anche tu a prendere un thè con noi, all’Hospice di San Severino!”
Canale 14 Marche Video Tolentino.
Special sull'inaugurazione della Sala
del Thè all'Hospice di San Severino Marche. Servizio del giornalista
Daniele Pallotta.
Intervista a Francesco Rapaccioni.
Canale 14 Marche Video Tolentino. Special sull'inaugurazione della Sala
del Thè all'Hospice di San Severino Marche. Servizio del giornalista
Daniele Pallotta. Intervista a Sergio Giorgetti
Canale 14 Marche Video Tolentino. Special sull'inaugurazione della Sala
del Thè all'Hospice di San Severino Marche. Servizio del giornalista
Daniele Pallotta. Intervista a Luca Ceriscioli
Canale 14 Marche Video Tolentino.
Special sull'inaugurazione della Sala
del Thè all'Hospice di San Severino Marche.
Servizio del giornalista
Daniele Pallotta.
L'ORA DEL THE' - (di Daniele Pallotta) Ieri sono entrato all'Hospice dell'ospedale "Bartolomeo
Eustachio" di San Severino Marche ed ho avuto un tuffo al cuore. Qui ho
lasciato uno degli affetti a me più cari, forse il più caro di tutti.
In questa struttura, diretta in modo ineguagliabile e con un sentimento
realmente profondo dal mio amico Sergio Giorgetti,
ogni giorno ci si prende cura di malati verso il termine della vita. Ci
sono medici dal cuore immenso, infermieri straordinari, operatori socio
sanitari e volontari insostituibili, che trattano il malato come fosse
un componente della propria famiglia. Qui non ci sono numeri
all'ingresso delle camere ma nomi di piante e fiori, non ci sono numeri
in fondo ai letti ma nomi e cognomi di persone. Ogni paziente è qui con
la propria storia, il proprio percorso di vita, le proprie paure, le
proprie angosce e le proprie speranze. Qui si cerca di dare vita al
tempo e non tempo alla vita. Ho percorso il breve corridoio della
struttura, dove a destra e sinistra sono disposte in tutto una dozzina
di camere, trattenendo il fiato. E un po' anche le lacrime. Ho
incrociato gli occhi di gente che conosco, che mi ha riconosciuto,
salutato, sorriso. Ho visto la vita negli occhi dei malati, non l'attesa
della morte. All'Hospice ieri, grazie alla donazione della famiglia di
una signora malata che oggi non c'è più, la Fondazione Anello della Vita
ha sistemato una nuova sala. E' una tisaneria che è stata ribattezzata
con il nome di "Sala del Thè". Qui, ogni mercoledì, Ayres Marques Pinto
terrà incontri con chi vorrà avvicinarsi ai malati e al personale per
scambiare una parola, condividere un momento, affrontare insieme ansie e
angosce ma anche, più semplicemente, scambiare un sorriso per spingere
la paura più in là. Spero che siano tante le persone che vorranno
condividere questa esperienza. Per dare, tutti insieme, vita al tempo e
non tempo alla vita di chi la vita vuole ancora viverla per raccontarla.
Ci sono momenti nella nostra vita in cui ogni cosa assume un significato più profondo. È come se ogni gesto diventasse metafora, come se ogni parola, anche quella taciuta, fosse una rivelazione! Il periodo vissuto in hospice rappresenta uno di questi momenti della nostra vita.
In hospice, la persona, insieme ai propri familiari e amici, viene
presa in cura da un’equipe multidisciplinare, formata non soltanto da
medici, infermieri, oss, ma anche psicologi, educatori e da un gruppo di
volontari adeguatamente formati; e questo permette che niente venga
lasciato totalmente al caso e nessun minuto venga sprecato! In
questo contesto, l’ora del thè, o del caffè, della tisana, o dei
biscotti, dei dolcetti, insomma , dei sapori e dei profumi, si trasforma
quasi in una sorta di rituale per la valorizzazione e la condivisione
delle cose semplici della vita. E allora, ciò che sarebbe altrimenti
soltanto un tempo sospeso, si converte in momento di ascolto, quel tipo
di ascolto che risuona nel cuore di ogni partecipante e che si fa
musica, musica d’insieme, quel genere di musica che invita a ballare il
nostro spirito. Dunque, la pausa del thè si inserisce perfettamente
nel programma generale del prendersi cura della persona, la persona
nella sua dimensione fisica, psicologica, e anche sociale e spirituale.
Ma oltretutto, l’ora del thè rappresenta un’opportunità preziosa di
crescita, specialmente per i volontari, che lo preparano, lo servono e
osservano. Perché quello è l’intervallo di vita quotidiana in cui si
pratica l’arte di entrare in sintonia con gli altri, il che richiede
però un esercizio tutt’altro che facile: cioè, quello di coltivare
l’armonia nel giardino interiore di se stessi. Per tutte queste ragioni ti facciamo questo invito: “Vieni anche tu a prendere un thè con noi, all’Hospice di San Severino!”