Avevo buttato lì l'idea di festeggiare la Giornata Mondiale per l'Hospice e le Cure Palliative soltanto con le nostre fantasie (tante) e i nostri mesi (pochi), in spiaggia con il Soldato Sandro tra un tuffo e l'altro e con Giampi, in birreria tra sogni, sorsi e risate. E così una fiamma si era accesa. E per non lasciarla spegnere ho sospeso tutto ciò che facevo per dedicarmi totalmente a questa impresa improbabile, visto il poco tempo che avevamo a disposizione.
Strada facendo altre persone, sognatori e avventurieri, hanno accolto il richiamo e all'improvviso eravamo tanti. Tanti per chi era abituato a camminare da solo o in compagnia di pochi. Fra questi compagni di cammino mi sono trovato a fianco di un cavaliere, una sorta di principe: Stefano Principi, appunto. Un giorno, in mezzo alla tempesta mi manda la copia di un un messaggio nel quale cerca di mettermi in contatto con una tale Anna (staccato) Lisa che teneva un blog che gli aveva colpito. Ecco il suo messaggio:
"Ciao,
da un qualche tempo ti seguo sul tuo blog e ogni volta mi stupisco per la tua energia.
Nella nostra zona stiamo organizzando un evento per la giornata mondiale degli Hospice, ti invio il link al programma http://www.hospicetime.com/ hot-news-1/giornata-mondiale- hospice.
Posso solo immaginare quanto puoi essere occupata fra il prenderti cura di te e di tutte le persone care che ti sono vicine, ma volevamo vedere se era possibile in qualche modo coinvolgerti in questa nostra iniziativa, magari con un tuo breve contributo.
Se pensi di poter intervenire puoi contattare direttamente l’organizzatore Ayres Marques Pinto (ayresmarques@gmail.com) un vero vulcano di idee.
Un caro salutoStefano Principi"
Ma ti rendi conto? Un blog? Ma se non rispondevo più nemmeno alle email, se non a quelle strettamente necessarie per la realizzazione dell'evento...
Due mesi dopo il fatidico 8 ottobre, che per altro è stato un gran successo in tutti i sensi, ho ripreso, da dove avevo lasciato in sospensione assoluta, la lettura e le risposte ai messaggi ricevuti.
Allora sono andato a dare una sbirciata nel blog di Anna (staccato) Lisa, il cui titolo è: "Ho il cancro - il blog di una malata coccolata, viziata, fortunata"
Ma chi è questa Anna Lisa?
Si presenta così:
"Mi chiamo Anna staccato Lisa, ho 33 anni, sono nata e abito in Toscana.
Nel 2008, all'età di 30 anni, avevo un lavoro che tutto sommato mi piaceva, un fidanzato fantastico conosciuto da soli sei mesi, tante amicizie meravigliose e un rapporto stupendo con la mia Mamy.
Ero in ottima forma fisica, facevo regolarmente sport ed ero corteggiatissima, coltivavo i miei hobbies, ridevo, mi divertivo, viaggiavo, sognavo, raccontavo la mia vita sul blog, facevo progetti e stavo bene: era decisamente un periodo positivo, tranquillo, sereno.
Poi, il 21 novembre 2008, mi hanno diagnosticato un tumore al seno.
Per oltre un anno ho lottato contro quel cancro cattivo, aggressivo, "vivace" (come lo definì poi il mio chirurgo), contro la "bestiaccia" come la chiamo io. Ho fatto 11 cicli di chemio e due interventi. Ho combattuto tanto, è vero, ho sofferto, ma ho anche raccontato e condiviso tutto e proprio grazie alla mia mamma, al mio fidanzato, alle mie amicizie, ai miei affetti e al mio blog, posso dire di avere avuto un grande aiuto. Lo diceva anche Shakespeare: "Quando nel dolore si hanno compagni che lo condividono, l'animo può superare molte sofferenze."
Nel marzo del 2010, all'età di 32 anni, quando avevo ricominciato a prendere in mano la mia vita, mi hanno diagnosticato una seconda "bestiaccia": metastasi ai polmoni e ai linfonodi del torace. Ho fatto altra chemio, ho fatto radioterapia e terapia ormonale. Ho dovuto fare trasfusioni di sangue, di piastrine. Ho preso e sto prendendo una marea di farmaci, ma nonostante tutto so che non potrò mai guarire. Non ci sono cure, non ci sono terapie per il mio cancro. Posso solo sperare di cronicizzare la malattia, di conviverci.
E quindi continuo a lottare, continuo a condividere, continuo a raccontare la malattia sul mio blog e continuo a considerarmi una malata coccolata, viziata, amata e fortunata. E se la "bestiaccia" è così vivace beh, io lo sono di più!
Accidenti! Ma questa Anna Lisa non sarebbe quella ragazza che si è sposata quando stava all'Hospice di Livorno?
Ricordavo di aver commentato con Gi, mia moglie, mentre assistevo al telegiornale: ma guarda un po', la vita che imita l'arte. Avevamo appena proiettato il film "La prima cosa bella" per il progetto "Cinema per una notte" dell'Hospice di Loreto.
Coincidenza. Una delle tante idee che avevamo avuto era di invitare un'attrice del film di Virzì a venire nelle Marche per una proiezione del film. Idea che poi non è andata in porto.
Mi è venuto subito il desiderio di parlare con Anna Lisa per raccontarle questo squarcio di storia e, allo stesso tempo, invitarla per l'8 ottobre 2012.
Sono andato a leggere il post più recente del suo blog.
"Dal 4 ottobre la nostra Anna Lisa non c’è più.
Sappiamo quanto lei abbia ricevuto conforto da questo blog, da tutti voi che avete letto i suoi post, la avete incoraggiata, le avete scritto, avete sperato insieme a lei e a noi.
Di questo vogliamo ringraziarvi e chiedervi di non dimenticarla.
Abbiamo così deciso di costituire un'associazione in suo nome che abbia lo scopo di raccogliere fondi da destinare al finanziamento di una borsa di studio per la ricerca sul cancro, in particolare su quel tipo di bestiaccia che aveva Anna Lisa: il carcinoma mammario triplo negativo, uno dei più aggressivi.
Sul sito Oltreilcancro, che Anna Lisa aveva contribuito a far nascere, verranno date d’ora in poi tutte le informazioni su questo progetto.
Questo blog rimarrà aperto per tutte quelle persone che hanno conosciuto Anna Lisa, realmente o attraverso queste pagine. Tutti siamo stati travolti dalla voglia di combattere e di vivere di Anna Lisa ed in questo modo, chi ne sentirà il bisogno, potrà rileggere i suoi scritti e sentirsi meno solo.
Un ultimo desiderio di Anna Lisa si avvererà nei primi mesi del nuovo anno: la Mondadori pubblicherà il suo libro. Lo ha preparato con dedizione e passione e siamo sicuri che, ovunque lei sia, sarà felice di veder nascere la sua "creatura" che porterà il suo messaggio anche a chi, come la Mamy, non ha tanta dimestichezza con il computer.
Vi lasciamo qui una poesia di Gandhi che la Mamy aveva regalato ad Anna Lisa, dopo averla ritagliata da una pagina di giornale. Abbiamo scoperto che l'aveva conservata nel suo portafoglio e, rileggendola, ci sembra proprio di vedere lei, col suo sorriso, la sua risata contagiosa, il coraggio e la speranza.
Prendi un sorriso,
Regalalo a chi non l'ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole,
Fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente,
fa' bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima,
Posala sul volto di chi non ha pianto.
Prendi il coraggio,
Mettilo nell'animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita,
Raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza
E vivi nella sua luce.
Prendi la bontà
E donala a chi non sa donare.
Scopri l'amore
e fallo conoscere al mondo.
Andrea e RobertaDopo aver letto queste parole, sono andato a fare due passi. Arrivato in Piazza della Madonna mi sono sorpreso. Era piena di gente che aspettava l'uscita della Vergine da casa sua, la Santa Casa. Quando Lei è venuta fuori, tutti agitavano i fazzoletti bianchi. Le campane suonavano mentre Suor Barbara cantava insieme ai fedeli. Notte di luna piena. Ho pensato ad Anna Lisa e ho immaginato i giorni che hanno preceduto la sua partenza, o il suo rientro, la sua morte. Giorni attivi, il suo matrimonio, la sua allegria e la sua sofferenza. Ho pensato anche alla mia vita in questi ultimi mesi. Giorni pieni in cui le ore del giorno e della notte si sono intrecciate e confuse. Giorni passati che sono rimasti presenti, come se fossero ancora da vivere, staccati come lo staccato messo tra Anna e Lisa. Un vuoto pieno e significativo. Un salto, un'avventura, un avvenire. Una luna che si fa piena per una notte che si illumina e Anna Luisa che la accende, dentro di me.
Ti ringrazio, Stefano, con un po' di ritardo...
Buona Notte!
Ayres
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