Percorsi di riflessione, formazione ed espressione artistica sulle varie fasi della vita, inclusa l'ultima
Castello della Rancia - Tolentino
12, 13 e 14 ottobre 2013
Sarebbe
legittimo chiedersi perché organizzare un festival dedicato alle
questioni del fine vita. Festival e fine vita sembrano termini
inconciliabili : il primo fa pensare al piacere e alla gioia di vivere,
il secondo al dolore e alla morte. Eppure, il morire fa parte della
vita e potrebbe essere vissuto in una maniera più serena e dignitosa di
quanto non accada oggi. Il saper vivere e il saper morire, come ci
ricorda Epicuro, fanno parte dello stesso stile di comportamento. Ecco
perché abbiamo chiamato questa manifestazione “Fino alla Fine” e abbiamo
scelto come logo la barra solida, che indica, nello spartito, la
conclusione di una composizione musicale, e abbiamo aggiunto i due
punti, che invita il musicista a ritornare all’inizio.
La
programmazione del Festival del Saper Vivere spazia dalla musica alla
letteratura, dalla filosofia alla fotografia, dalla degustazione alla
performance.
Una molteplicità di linguaggi che rispecchia la diversità di prospettive e sentimenti rispetto al vivere e al morire.
Una provocazione?
Certamente
sì, soprattutto se consideriamo la tendenza dominante della società
odierna di rimuovere la morte dall'orizzonte esistenziale
dell'individuo.
Andando
contro corrente, le associazioni Ponte Blu, BibliHospice Onlus e GVHL
Onlus si sono unite per organizzare insieme questo festival che inizia
con la Giornata Mondiale Hospice, evento promosso dalla Worldwide
Palliative Care Alliance.
Per
realizzare la Giornata Mondiale Hospice 2013, migliaia di persone in
oltre 70 paesi si riuniranno in più di 1.000 eventi per commemorare,
incentivare e far conoscere la filosofia dell’Hospice e delle Cure
Palliative.
Gli
organizzatori del festival aderiscono a questa iniziativa
internazionale promovendo, sabato 12 ottobre, tre lezioni magistrali con
il filosofo Umberto Curi, il bioeticista Sandro Spinsanti e il
palliativista Luciano Orsi ed una Tavola Rotonda, coordinata da Massimo
Mari, alla quale parteciperanno rappresentanti istituzionali autorevoli
del Movimento Hospice Marche.
Il
tema del festival 2013 è il respiro, non soltanto come manifestazione
fisica individuale ma anche come metafora della vita. Possiamo rifarci
al termine sanscrito Ātman, che indica essenza o soffio vitale e trae il
suo significato dalle radici an (respirare), at (andare) e va
(soffiare) oppure alla parola greca Pneuma, che significa sia respiro
che anima.
Questo
concetto, rappresentato graficamente dall’indicazione di respiro sul
pentagramma, sarà riproposto in vari eventi: dalla master class di
flauto al laboratorio di percussione, dalla conferenza della pneumologa
Dagmar Rinnenburger ai concerti di musica corale, dalle mostre
fotografiche alle letture teatrali.
Il
festival si conclude con il percorso formativo VELA nelle Marche ideato
dalla FILE, Fondazione Italiana Leniterapia. Il progetto si pone come
obiettivo di migliorare l’assistenza alle persone anziane affette da
demenza in stadio avanzato e terminale mettendo in contatto il personale
che opera nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (R.S.A.) con le cure
palliative, le loro prassi, gli strumenti terapeutici e la cultura che
li ispira.